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Matteo Salvini a Non è l’arena: “Ho scoperto di non stare molto simpatico a Palamara ed altri suoi colleghi”

Matteo Salvini a Non è l’arena di Massimo Giletti: “Ho scoperto di non stare molto simpatico a Palamara e ad altri suoi colleghi. Per qualcuno sono una “merda”, anche se ho sempre cercato di fare il mio lavoro. Uno dei motivi della fine del governo con i 5 stelle è stato proprio il NO alla riforma della giustizia. Chi vuole una giustizia indipendente, quando andremo a votare, può scegliere la Lega.”

“Un milione e mezzo di bimbi francesi sono già in classe, cosa che non sta succedendo In Italia. Gli italiani hanno bisogno di un governo che inizi a darsi da fare”.

“Se avessi voluto una vita comoda non avrei fatto quello che ho fatto alla mafia, alla camorra e all’ndrangheta.”

“Il mio obiettivo era quello di combattere l’immigrazione clandestina. Quello che non sopporto è che questi magistrati dicevano che avevo ragione ma che comunque andavo fermato. E non mi preoccupo per me, ma per tutti quegli italiani che stanno aspettando un processo”.

“Ad oggi rispetto all’anno scorso gli sbarchi sono quadruplicati.”

“Se qualcuno deve indagare dovrebbe farlo sui mafiosi che sono usciti di galera.”

“Non mi sono arrabbiato per i toni e gli insulti nei miei confronti, ma per i milioni di italiani che aspettano giustizia.”

“Io sono testone ma ce la faremo, con gli avvocati e i magistrati faremo la riforma della Giustizia”.

“Nonostante il virus sono arrivati via mare più di 5 mila clandestini.”

“Togliamo barriere tra italiani, che già ci attaccano dall’Europa. La Francia ha investito per il turismo 18 miliardi di euro, l’Italia è ferma a 3.”

“Gli italiani hanno dimostrato fiducia e buonsenso e meritano non spioni, ma fiducia e buonsenso”.

“L’unico modo per ripartire è azzerare la burocrazia, perciò sono totalmente contrario al sig. Zingaretti.”

“Modello Genova tutta la vita per tutta Italia, via la burocrazia e via il codice degli appalti.”

“Io voglio un Italia piena di cantieri.”

“Il MES sono soldi prestati che gli italiani dovranno restituire alle condizioni di Berlino e Bruxelles”.

“Dobbiamo essere in Europa da protagonisti, da italiani!”

“Gli italiani hanno pagato miliardi all’Europa e hanno diritto a ricevere soldi spendendoli come decideranno gli italiani, non come decidono da Bruxelles”.