ThePolitician.it

Matteo Renzi: “C’è stata una polemica assurda sul mio intervento”

Il Senatore Matteo Renzi è intervenuto sulla pagina facebook di Italia Viva ed ha voluto replicare alle polemiche sul suo discorso al Senato dopo l’informativa del Premier Giuseppe Conte.

Matteo Renzi: “Una Repubblica democratica fondata sul Lavoro. Non sui sussidi, non sulla rendita, non sull’assistenzialismo, ma sul Lavoro. Che cambierà molto nei prossimi 10 anni. Ma che sarà, comunque, la colonna della nostra carta costituzionale. Lavoro, lavoro, lavoro.”

“Ho parlato in Senato dopo l’informativa del Presidente Conte. Ho detto al Premier che io non faccio complotti e se ho qualcosa da dire vado in Aula e lo guardo negli occhi, parlando chiaro. Ho parlato della Costituzione e della libertà, ho citato Seneca e Martinazzoli, ho fatto proposte sull’economia e sulla ripartenza. Ma naturalmente ci saranno sempre punti su cui chi vuole può fare polemica. C’è stata una polemica assurda sul mio intervento, tanto per cambiare: sono stato accusato di non aver onorato i morti di Coronavirus. È vero esattamente il contrario: io ho reso omaggio più volte ai caduti. Tuttavia, a chi vuole fare polemica sempre, per una frase estrapolata e strumentalizzata, ribadisco il concetto: ascoltate l’intervento e se avete da criticare fatelo sui contenuti, non sui pregiudizi. Ascoltate.”

“Ho lasciato al presidente del Consiglio il compito di decidere, perché deve essere il presidente del Consiglio che ha la responsabilità in questo momento di scegliere le prossime tappe. Ora si apre fase nuova. Ho detto a Conte se vai dal sistema produttivo e dai liquidità e lo fai ripartire noi siamo con te, se stai più dietro alle dirette Facebook, ad andare a discutere delle autocertificazione sui fidanzati, a fare Dpcm incomprensibili, trasformando la politica di questo Paese in populismo, su questo non ci posso stare. Noi siamo pronti a dare un aiuto affinché il Paese riparta attraverso l’erogazione di soldi veri e non di conferenze stampa, così aumentano i followers su Facebook ma diminuiscono occupati. Il populista guarda ai sondaggi ma il politico ai dati Istat”. 

“Oggi noi non possiamo pensare di chiedere a un virologo, non già come combattere il virus, ma come combattere la disoccupazione o la carneficina di posti occupazionali o di come decidere la qualità della vita tra di noi. Tocca alla politica affrontare la nuova divisione, una divisione più profonda in questo momento: quella tra garantiti e non garantiti.”

“Sull’esame di maturità è una vergogna che il ministro Azzolina abbia detto quello che ha detto ieri, che si partirà dall’orale, con un colloquio che si trasforma in una tesina orale. È assurdo che al 30 di aprile non si sappiano le regole della maturità. Io avrei mandato alcune classi a scuola prima, perché tutta Europa sta rimandando i ragazzi in classe. Non faccio polemica con la ministra Azzolina, ma io avrei fatto almeno in modo di rimettere a posto le scuole. Se hai le scuole vuote per mesi, utilizza questo tempo per rimettere a posto le scuole, e invece di dare i soldi per il reddito di emergenza dalli ai cantieri”